Scegliere di avviare
l’impresa di pulizie
La scelta di aprire una ditta di pulizie può essere vincente
se ci si dota delle giuste attrezzature e si sceglie di puntare sui servizi più
richiesti, svolgendoli al meglio. Nonostante le aziende operanti in questo
settore siano molte, molte sono anche le esigenze di privati e aziende,
specialmente nelle grandi città. Inoltre i costi iniziali per avviare questo
tipo di impresa non sono particolarmente proibitivi. Innanzitutto tra i consigli per aprire un’impresa di pulizie
c’è la scelta di effettuare il servizio di sanificazione. Questa prestazione è
sempre più richiesta, vista l’importanza di eliminare germi, virus e batteri
dai luoghi di lavoro, dagli uffici soggetti ad alto afflusso di persone, da
scuole, mense, ospedali e molti altri ambienti.
I requisiti
L’apertura di un’impresa di pulizie è regolamentata dallaLegge
25 gennaio 1994 n. 82 e dal D. M. del 7 luglio 1997 n. 274. Secondo questa
normativa l’iscrizione al registro delle imprese dell’attività di pulizia
richiede requisiti di onorabilità, capacità economica e professionale. Per
quanto riguarda l’onorabilità essa deve essere posseduta dal titolare e da
tutti i soci, consiste nell’assenza di carichi pendenti, condanne, procedimenti
penali o fallimentari in corso. La capacità economica finanziaria risiede
semplicemente l’iscrizione all’Inps e all’Inail di tutti i dipendenti. Infine
come capacità tecnica e organizzativa si richiedono specifiche competenze e
attestati inerenti il settore. In particolare è necessario che chi avvia
l’attività abbia svolto un lavoro nel settore delle pulizie per almeno due anni
e sia in possesso di una qualifica professionale. Nel caso in cui i servizi
spazino oltre le semplici pulizie ordinarie, ad esempio effettuando
disinfestazioni o derattizzazioni, è richiesta la presenza di un responsabile
tecnico con qualifica riconosciuta in ambito chimico o biologico.
L’investimento
L’importo iniziale necessario per aprire un’impresa di
pulizie non è ingente ma dipende da quanti e quali servizi si sceglie di
offrire. Da una spesa minima di cinque o seimila euro per servizi di pulizia
ordinaria si arriva fino a quindici o ventimila nel caso in cui si voglia spaziare
anche a disinfezioni, sanificazioni, derattizzazioni. Tali cifre sono da
destinare all’acquisto delle attrezzature e dei prodotti professionali e alla
sede aziendale. Per quanto riguarda i costi iniziali, inoltre, sono necessari
dagli 88 ai 106 euro per i costi di diritto camerale anticipato, 35,50 euro per
bolli e diritti di segreteria, un versamento di 168 euro per la tassa di
concessione governativa da destinare all’Agenzia delle Entrate.
Il business plan
Tra i consigli per
aprire un’impresa di pulizie, prima di avventurarsi nell’avvio di
un’azienda è bene porsi alcune domande, al fine di poter pianificare al meglio
le attività e le risorse che si andranno a sviluppare. Un programma che
consentirà alla nuova realtà di organizzarsi al meglio, fermo restando la
possibilità di poterlo via via modificare. Dunque è fondamentale decidere a
proposito dei servizi che si vorranno offrire, dei prezzi che si vorranno
praticare, quanti dipendenti assumere, in cosa investire per quanto riguarda le
attrezzature, quanti e quali mezzi di trasporto acquistare. Senza dimenticare
la figura del contabile, essenziale per tenere in ordine le carte e i conti, e
la stipula di un’assicurazione che tuteli l’azienda, i suoi dipendenti e i
clienti.